Quando: Sabato 22, ore 17:30
Con: Sabrina Ramacci

SABRINA RAMACCI
Memorie “danneggiate”: il ritocco artistico delle foto d’archivio

Una delle mie ossessioni è la ricerca e l’archiviazione di foto vintage, possibilmente in B/N, meglio ancora se queste sono “danneggiate” da un artista che interviene con una certa tecnica sullo scatto, fino a modificarne la memoria e quindi ricontestualizzando l’opera. Il talk Memorie “danneggiate”: il ritocco artistico delle foto d’archivio racconta di autori che trasformano le fotografie nel supporto su cui lavorare.

Il recupero di foto vintage è una pratica sempre più diffusa, così come quello di archivi privati di altro tipo (lettere, cartoline e così via), sia che questi materiali siano poi usati o meno in produzioni artistiche. Da anni, attraverso il progetto RAMI, mi occupo di questi temi; poiché quello che produciamo oggi non sappiamo se avrà un significato in sé e se influenzerà altri artisti, è però un dato di fatto che il tema della memoria applicato al recupero concreto di un “oggetto” – qui le foto – sia in sé un vero e proprio linguaggio creativo.

L’intervento sulle foto recuperate ci parla di riuso e assemblaggio, si sceglie di intervenire con tecniche manuali che vanno dal cucito al collage, oppure con l’uso di software. Gli artisti selezionati modificano l’oggetto attraverso stili, citazioni e tecniche diverse tra loro. I lavori che propongono sono densi di rimandi al passato, non semplicemente per l’oggetto scelto come supporto, ma per come (e con quali tecniche) questo è stato modificato rispetto all’originale. Questa linea continua tra passato e futuro si manifesta in una rielaborazione infinita di ciò che è stato arte per approdare a ciò che sarà arte, al di là del manierismo ma dentro la sperimentazione.


SABRINA RAMACCI – Prima di tutto viene RAMI, il mio progetto di trascrizione di lettere e diari privati. Perché anche la grafia più complicata è solo un segno da decifrare. RAMI genera incursioni continue in ambiti affini al tema della memoria; tutti territori connessi alle mie indispensabili ossessioni: i timbri e le cartoline, la fotografia e le fanzine, la calligrafia e l’inchiostro, la grafica e la stampa. Cammino molto, sempre alla ricerca di messaggi scritti e poi abbandonati sull’asfalto. Li salvo e li archivio. Collaboro per FrizziFrizzi con gioia e amore.