“The Twelfth Night” è un racconto per immagini di una leggenda di amore e paura. Ambientata a Kalsoy, un’isola a Nord Est nell’arcipelago delle Isole Faroe in Danimarca, la leggenda narra che la dodicesima notte dopo Natale, le foche emergessero dal mare, strappandosi le loro pelli e diventando simili agli esseri umani danzando sulla spiaggia. Prima del sorgere del sole però dovevano rimettere la pelle di foca e tornare nel mare.

Una notte, un contadino di Mikladalur, innamoratosi di una bellissima donna foca, le rubò la pelle così da non poterle far fare ritorno in mare. Chiuse l’epidermide in una cassa in modo che lei non potesse più lasciarlo, custodendo per sicurezza, la chiave della cassa sempre al collo. Un giorno dimenticò la chiave e al suo ritorno a casa… scoprì che la donna era scappata. In alcuni casi, si parla di una vendetta terribile da parte della donna foca.

Nelle Isole Faroe, ancora oggi, le persone con le dita palmate vengono considerate correlate alla leggenda. Nel territorio, c’è un forte legame tra il mondo reale e le credenze passate. La leggenda in particolar modo ha creato una nuova identità di distanza dalla terra natale e il desiderio di tornare a casa.

Emanuele Camerini nasce a Roma nel 1987.
Lavora come freelance affiancando il lavoro editoriale ad un percorso di ricerca fotografica personale attraverso una narrativa intimistica e delicata.

Dopo aver conseguito il diploma triennale in Fotografia allo IED di Roma nel 2010, inizia a lavorare come assistente per diversi fotografi romani attivi nel panorama nazionale.

Nel 2014 frequenta il corso internazionale di un anno in Visual Storytelling presso la Danish School of Journalism in Danimarca e grazie ai lavori realizzati in quell’anno ottiene i primi riconoscimenti nel panorama fotografico, come il Canon Profifoto Prize e il primo premio nella sezione OFF di Fotografia Europea a Reggio Emilia.

Nel 2015 è tra i fotografi invitati a partecipare alla masterclass con Aaron Schuman alla ISSP in Lettonia. Nel 2016 pubblica il suo primo libro “Notes for a Silent man” con la casa editrice indipendente Witty Kiwi.

Il suo lavoro è apparso su diverse testate nazionali e internazionali come The New York Times, Financial Times, Outline, La Repubblica, La Stampa, IO Donna.
Attualmente vive e lavora in Italia.